Durante la Milano Design Week, Milano diventa frenetica, piena di persone curiose o addetti ai lavori che sembrano tante formiche impazzite. Gli eventi sono tanti e si ha sempre paura di perdersene qualcuno della propria lista. Come puntualmente accade. È per questo che spesso si cammina frettolosamente, immersi nei propri pensieri e nella propria tabella di marcia.

È in questo contesto che siamo rimasti colpiti dal sorriso, dalla gentilezza e dall’invito di un soldatino… che ci ha fermato, distogliendoci dai nostri pensieri, invitandoci a visitare il negozio FAO Schwarz. In maniera molto semplice, accompagnato da un sorriso, ha chiesto: “siete fotoreporter? Perché non entrate a visitare il negozio?”

Ora, vi chiederete, cosa c’è di strano in tutto ciò? Presto detto.

Dovete sapere cosa accade la maggior parte delle volte ad un evento (o in uno stand al Salone del Mobile)… Di solito all’accoglienza o front desk, mettono un geranio (ironia) che il più delle volte, nonostante tu ti accrediti con bigliettino da visita, con attaccato al collo il pass (stampa tecnica) e la macchina fotografica per le mani, ti senti dire con il tono perentorio di una guardia di frontiera: “è vietato scattare fotografie!”… fai notare (con l’ultimo rimasuglio di cortesia ed educazione, nonostante la stanchezza) che è pieno di studenti o curiosi che scattano foto con i cellulari e… niente da fare, il tono e la risposta sono sempre gli stessi: “è vietato scattare fotografie”.

Quindi ringrazi, giri i tacchi e te ne vai.

Per quale motivo dovrei scrivere qualcosa per dei cialtroni? 

E non crediate che quest’atteggiamento idiota appartenga a brand semi sconosciuti o poco avvezzi a manifestazioni di questo tipo. Tutt’altro. Spesso i più cafoni sono proprio i più blasonati. Stiamo parlando di una fiera, il Salone del Mobile e del Fuorisalone (eventi ed installazioni in giro per tutta Milano) dove è insito il concetto di visibilità, di pubblicità e di attrarre oltre che il pubblico, soprattutto gli operatori del settore. 

Non stiamo parlando di cibernetica, nuovi prototipi di razzi o materiale aerospaziale o segreti di Stato.

E soprattutto che senso ha il divieto, quando orde di persone scattano foto con i cellulari?

Quindi converrete con noi, che l’approccio del soldatino FAO Schwarz ci ha colti di sorpresa, ed anche se una visita non era nella nostra agenda, ci siamo fermati apposta.

Fondata a Baltimora nel 1862, FAO Schwarz è una delle più antiche aziende di giocattoli d'America. Ha aperto il suo famoso negozio di New York City nel 1870 e da allora ha deliziato generazioni di amanti del divertimento.

E possiamo assicurarvi che ne è valsa la pena, visitare FAO Schwarz è stata pura magia. Non c'è altro termine per descrivere questa esperienza. È uno di quei posti dove almeno una volta nella vita devi andare.

Qui di seguito troverete delle brevi notizie su FAO Schwarz, del link utili e il nostro servizio fotografico.

Gabriella Ruggieri per 1blog4u  ph. Vaifro Minoretti 

FAO Schwarz dal 1862

C’era una volta, tanto tempo fa, un uomo che aveva il sogno di un bambino, quello di creare un meraviglioso negozio pieno di straordinari giocattoli unici nel loro genere e provenienti da tutto il mondo. Era Federick August Otto Schwarz.

Il suo sogno divenne realtà e dopo aver portato per 160 anni meraviglia e divertimento nei cuori di tanti bambini di New York, Londra, Dublino e Pechino, oggi FAO Schwarz ha aperto a Milano il suo primo negozio di giocattoli dell’Europa continentale, o meglio il suo primo negozio di sogni!

Perché FAO Schwarz è molto più di un negozio di giocattoli.

È un luogo incantato che accende l’immaginazione di grandi e piccini, accogliendoti ogni volta che varchi le nostre porte, con il sorriso degli iconici soldatini in divisa rossa, con le note del famosissimo Grand Piano e con un mondo di giocattoli pensati per divertire e stupire.(www.faoschwarz.it)

www.faoschwarz.com

www.branddesignlab.net

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