WALTER NESTOLA (attore e regista)
Ho avuto il piacere di incontrare Walter Nestola a Crema, durante la proiezione del film “Briciole sul mare” (del quale è regista e attore) con incasso devoluto alla Croce Rossa di Crema per i terremotati di Accumoli.
C’erano molte persone, come potete immaginare, tra le quali il produttore del film Nino Chirco, il sindaco Stefania Bonaldi, dei giornalisti e quindi anche per questo 1blog4u ringrazia Nestola per la sua disponibilità, ma... non è tutto.
Il mio è un “grazie speciale” perché quel giorno Nestola aveva la febbre, non stava proprio bene, eppure, senza fare un plissé, ha risposto a tutte le mie domande, anche le più stupide (visto che non sono un’esperta di cinema), si è lasciato fotografare giocando con l’obiettivo e... mi chiamo Gabriella Ruggieri, non Giovanni Gastel... insomma, per tutta una serie di sfumature che personalmente racchiudo nelle parole buona educazione, classe ed eleganza: grazie Walter Nestola!
Come ben sapete, quando intervistiamo qualcuno, qualunque sia la sua professione, cerchiamo di capire qual è stato il percorso di questa persona per il raggiungimento del suo sogno. O quale sia la strada che sta percorrendo. Ci piace pensare che chiunque legga una delle nostre interviste, o una breve chiacchierata, come in questo caso, possa trovarvi l’ispirazione o la forza per decidere di riuscirci.
Walter Nestola nasce a?
Copertino, nel Salento il 3-11-1987
Qual è stato il tuo percorso di studi? Ha avuto qualche attinenza con il cinema?
Si assolutamente. Mi è sempre piaciuto recitare. A 11 anni ho frequentato il primo corso di teatro e a 16 anni mi hanno chiamato in una compagnia teatrale dove sono rimasto per 3 anni. In seguito mi sono trasferito a Firenze per frequentare l’università e la prima cosa che ho fatto appena arrivato è stato di iscrivermi ad una scuola di cinema (Scuola di Cinema IMMAGINA di Firenze, del regista Giuseppe Ferlito). Ovviamente la scuola di cinema era al primo posto, ma sono riuscito a conciliare bene le due cose.
I tuoi genitori ti hanno appoggiato? Magari volevano che tu facessi il ragioniere, per dire.
Spesso nella zona dove sono nato, quando dicevi “io voglio fare l'attore”, ti sentivi rispondere “ma dove devi andare?”
É grazie a questa frase che io ho deciso di andare via e trasferirmi a Firenze, dove ho trovato la mia individualità e continuato lungo la mia strada. Una città d'arte oltretutto, cosa chiedere di più?