“Vi presentiamo il nuovo progetto del Maestro Stefano Bressani nel quale l’artista desidera accompagnarci per mano oltre le finalità di essere una mostra contemporanea figurativa.
Nel suo “Pianeta delle Stoffe”, in questa storia, si narra dell’ingiustizia del tempo, dei risvolti sociali e dei paradossi che, in modalità giocosa (come è solito fare), nascondono il lato oscuro del nostro vivere, dietro un siparietto in cui ognuno, marionetta del suo destino, gioca la propria partita.
Bressani, figlio degli anni ’70 nasce e cresce con l’immagine dei Supereroi del suo tempo, robot spaziali, futuribili ed improbabili per quel periodo, legati al fare dell’uomo e al desiderio di poter salvare il mondo mettendo sempre davanti (lo insegna la storia), il nobile proposito del cuore che, romanticamente, si pone prima di ogni azione.
In verità come molti ricorderanno, dentro ad ogni robot appartenuto alla sua infanzia, il pilota era sovente l’uomo.
C’erano dischi volanti, magli perforanti e funamboliche figure atletiche che attraversavano cascate per posizionarsi alla guida dopo tripli salti mortali.
Il bene trionfava sempre sul male e l’idea di pace, dopo ogni battaglia, era oggetto di una quasi sistematica restituzione all’ordine.
Crescendo, Stefano Bressani ha vissuto però un mondo diverso, maturando ha saputo meglio analizzare come la realtà distorta che veniva raccontata in quelle situazioni, quelle dei suoi Supereroi, anche se apparentemente inventate, non avesse purtroppo un ritorno oggettivo con la realtà tangibile.
Ognuno oggi percepisce l’arte come una licenza poetica e sa che, grazie ad essa, è possibile giocare attraverso le immagini, tra incoerenze e paradossi, da quelli più evidenti a quelli più sottili.
Si apprezza oggi il sistema (spesso utilizzato dagli artisti), per raccontare il loro presente che poi è lo stesso di chi guarda.
Nel lavoro di Bressani, il filo che unisce il passato al presente e lo proietta verso il futuro è sempre vivo ma spesso merita una spiegazione approfondita permettendo così, a chi osserva, di potersi addentrare nel concetto andando oltre la tecnica che gli è stata riconosciuta e oltre il colore che meglio lo rappresenta.