NARDI: Labyrinth Garden by Raffaello Galiotto (greenery partner: Paghera group)

Labyrinth Garden, il progetto curato da Raffaello Galiotto - che ha preso vita nel Cortile del Settecento dell’Università degli Studi di Milano durante i giorni della Design Week di giugno - ha previsto sin da subito anche strette regole per il suo dis-allestimento, in modo che nulla fosse sprecato o buttato. Le 850 piante di Bambù e le 6 Calamagrostis acutiflora che costituivano il verdeggiante scenario dell’installazione, sono state donate alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano - Polo di Lodi. 

Trasportate con mezzi idonei dal partner tecnico dell’installazione Paghera group, saranno impiegate in un progetto di riqualificazione dell’area esterna dell’Università. Riportati in azienda, puliti e rimessi in vendita a prezzo di usato i 419 moduli di Sipario e gli ensemble di tavoli e sgabelli Stack e Combo posizionati in alcune aree del labirinto, tutti prodotti realizzati in plastica riciclata. La torretta centrale, che permetteva la suggestiva vista dall’alto del disegno del labirinto, è stata smontata e riportata in azienda, destinata ad un altro progetto di allestimento, mentre il tappeto erboso del Cortile del Settecento è stato totalmente ripristinato (www.nardioutdoor.com).

Un allestimento esperienziale: chi entra nel labirinto è invitato a trovare, per tentativi, la via di uscita confluendo alla torre al centro dell’area, salendovi si scorge l’intero labirinto e finalmente la via di uscita. Senza trascurare l’aspetto giocoso dell’installazione, Labyrinth Garden è anche una metafora del periodo di smarrimento che stiamo vivendo, caratterizzato da problematiche come ambiente, salute, pace: elevarsi sopra il labirinto per guardare lontano, scorgere vie di uscita e trovare risposte (www.internimagazine.it).

Gabriella Ruggieri per 1blog4u

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