“Ci capitava spesso di fornire, a laboratori di falegnameria, intelaiature in metallo per la realizzazione di mobili artigianali. E’ così che ho cominciato a immaginare di avvicinare una materia come il metallo, di cui conosco potenzialità e limiti, con altri elementi naturali. Una curiosità da cui è scaturito anche il desiderio di dare vita a un’esperienza estetica sensoriale” (Giovanni Vener).
Una ricerca che, nel 2012 ha portato alla nascita di VENER Lab. Una squadra di 12 carpentieri, meccanici e falegnami realizzano le opere ideate e progettate da Giovanni Vener. Acciaio inox, alluminio, ferro, rame e acciaio cortén che si fondono con essenze come il castagno, il cedro del Libano, con la pietra, il marmo, il vetro.
Un percorso che ha dato vita ad arredi moderni, pezzi unici o comunque in riproduzione super limitata, che vivono un elegante equilibrio di forma e materia, tra artigianato e archeologia industriale, tra arte e design.

Creazioni dove è continuo il richiamo alle suggestioni del territorio lariano: una radice secolare sostiene una superficie di vetro temperato, la sagoma del lago di Como satinata che si staglia sul piano in acciaio lucidato a specchio.
Poi naturalmente il connubio stretto con la tecnologia e la meccanica, come accade nel tavolo surreale dove l’elica di un sommergibile poggia sulla struttura realizzata in un unico blocco di ghiandone. Oppure il bullone che diventa un tavolo alto, o ancora le maglie della catena di un nastro trasportatore che rinascono come tavolini d’appoggio o semplici elementi decorativi.

Il design VENER Lab si esprime in arredi e complementi disegnati secondo un preciso concept alla continua ricerca dell’equilibrio e dell’armonia fra individuo e ambiente circostante e che quest’anno, per la prima volta, è stato presentato anche al pubblico del Salone del Mobile 2018.

Ogni creazione è però un pezzo unico in serie limitata e numerata, diverso da qualsiasi altro per i materiali impiegati e per le finiture rigorosamente manuali, capace di definire in modo diverso e inaspettato l’ambiente dove si inserisce.
Pochi materiali, assemblati artigianalmente, uniti senza l’uso di prodotti chimici, accostati in modo innovativo.
Il legno è quello delle nostre terre, lavorato a incastro conservando le tonalità naturali. Oppure usato così com’è, con la sola levigatura, come nel caso dei ceppi che fungono da base.

La pietra è il ghiandone delle valli lombarde, un materiale che offre grande stabilità e versatilità, permettendo lavorazioni differenti per ogni progetto.
Il metallo è trattato in modo sapiente, con profonda conoscenza di ogni aspetto tecnico e produttivo, per ottenere effetti di luminosità e di contrasto che seguono e sottolineano le forme disegnate. (press release www.venerlab.it)

Gabriella Ruggieri per 1blog4u

ph. Vaifro Minoretti per 1blog4u

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