Quando pensiamo alla Sardegna ci vengono in mente luoghi paradisiaci, natura selvaggia, panorami mozzafiato come quello del parco naturale dell’Asinara: un piccolo mondo nel quale pare che il tempo si sia fermato, sentieri aspri e assolati, alti promontori alternati a spiagge di sabbia impalpabile, piccole cale che nascondono una ricchissima flora. Il fascino misterioso di un luogo dove il forte senso della tradizione continua a vivere nei secoli e si rigenera spontaneamente pur all’interno di un sistema moderno proiettato verso il futuro. Le fashion designers del brand Eles Italia, Silvia e Stefania Loriga, attraverso la loro nuova collezione “Sardinian landscape” ci accompagnano in un viaggio virtuale alla scoperta dell’Asinara,
Visita all'Open Day organizzato da MiRò Comunicazione, curiosando qua e là e scattando qualche foto.
Tre le aziende che hanno catturato la mia attenzione:
JADISE, società giovane, nata dall'idea imprenditoriale di due amici e dall'incontro con Emilio Lombardo (Amministratore Delegato della Cicli Lombardo SpA).
Producono accessori, in questo caso borse, realizzate a mano, artigianalmente, interamente e rigorosamente 100% Made in Italy. Molto apprezzate in Italia e soprattutto all'estero, dove la ricerca del "vero" Made in Italy è in costante crescita.
Geniale l'idea di creare una capsule collection con dei modelli dipinti dagli artisti: Francesco Collura, Daniele Favaloro e Massimo Sirelli. Il risultato è una serie di borse uniche e irripetibili.
MJUS brand dell'azienda Olip Italia SpA.
Le scarpe da donna MJUS sono all'insegna del casual, femminile ed elegante. Comode. Hanno un aspetto vissuto, senza essere eccessive.
Ho fotografato tre modelli di sneakers che mi hanno colpito, una per una variante del colore beige resa meno banale dalla lavorazione della pelle della tomaia, tono su tono, per l'aggiunta delle stringhe in corda e per un bordo leggermente dorato tutt'intorno (in quella che viene comunemente definita intersuola) l'effetto è: beige si, ma fuori dalla noia.
Le le altre due mi hanno colpito per i colori, ed una in particolar modo, per la fantasia floreale.
BABET di Barbara Ghilardini
negozio in via Tolstoi 45, a Milano, dedicato al “Vintage". (Gioielli, Arte e Moda).
Davvero molto belli gli abiti vintage degli anni ’50 e ’60. Alcuni sono delle vere chicche. Molti oserei dire che sono preziosi, non soltanto perchè belli, particolari e di stilisti che hanno fatto la storia della moda ma perchè originali e 100% Made in Italy. Quando ancora Valentino o Gucci (per citarne due a caso) erano italiani. Quando ancora non si parlava nè di delocalizzazione nè di Made in Cina.
Barbara Ghilardini è la passione fatta persona. Sorridente, gentile, garbata, eccentrica ma di gran classe, in una sola parola: unica.
Avete avuto una giornata storta? Andate a trovarla. Non so se acquisterete qualcosa, ma di sicuro vi farà tornare il buon umore.
Il suo non è solo un incantevole negozio dove potete trovare abiti retrò, camicie, pantaloni, tutti i tipi di accessori e poi ancora gioielli o bijoux, ma anche un luogo d'incontro. Il sabato alle 5 offrono il te.
Dimenticavo... i prezzi sono accessibili, ma "rimanete sintonizzati" perchè tornerò ancora a parlare di BABET.
Gabriella
visitate la Gallery
Un caffè con MARCELLO PIOLI
Ho conosciuto Marcello Pioli circa due o tre anni fa, attraverso la foto di un suo maglione, per la precisione di un poncho molto particolare e com'è mia abitudine sono andata a ricercare altre foto e a curiosare sulla sua produzione artigianale e 100% Made in Italy. Da lì ad oggi, come si suol dire, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ci siamo conosciuti di persona, abbiamo organizzato un evento nel suo negozio di Parma con le opere di Giuliano Grittini (visitate l'album nella Gallery), unendo i quadri di un prestigioso e quotato artista con la produzione artigianale in cashmere di Marcello Pioli.
Questa breve intervista nasce per caso. Essendo di passaggio in Italia Sergio Bellotti (ndr: partner co-founder di 1blog4u e musicista di fama internazionale, attualmente in tour con i The Platters e The Drifters nonché docente alla Berklee di Boston) abbiamo deciso di fare un salto a Parma a salutarlo e Sergio stesso si è prestato ad indossare alcuni suoi capi. Lo scopo delle mie interviste, come si sa, non è quello di scrivere una sterile scheda tecnica con successi e risultati di una persona, ma di raccontarne il percorso. Questo perché mi piace l'idea che chiunque, leggendo quello che scrivo, può magari trarne ispirazione per realizzare un proprio sogno. Qualunque esso sia. Buona lettura.
Gabriella Ruggieri e Sergio Bellotti per 1blog4u